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Collaborazioni pagate: tecniche efficaci per pubblicare articoli retribuiti
"Pronto chi è?"
"Buongiorno, sono M.R., sono una pubblicista di Ostia, chiedo scusa, la disturbo?
"Guardi tra 20 minuti ho la riunione di redazione e mi devo affrettare"
"No, ma le rubo un minuto, è molto importante"
"Mi dica, ma veloce"
"Volevo proporle un articolo"
"No, guardi, siamo al completo"
"Mi faccia parlare due minuti"
"Devo andare"
"So che aprirete una nuova pagina sugli spettacoli, in particolare sulla musica"
"In effetti, si"
"Ho intervistato Efrem"
"Lasci perdere....li siamo coperti con l'ufficio stampa della casa discografica che promuove il cantante"
"Si ma Efrem non mi ha parlato di musica"
"E di che le ha parlato?"
"Gli ho chiesto perché non parteciperà per protesta contro Israele al mega-concerto di Londra"
"Senta passi da me oggi pomeriggio, dopo la riunione di redazione"
Tenacia, astuzia, intraprendenza, opportunismo: sono queste le doti che hanno portato una sconosciuta pubblicista ad essere una delle più valide freelance di un quotidiano italiano. Ed il suo percorso è iniziato proprio con una conversazione simile al dialogo con cui abbiamo iniziato questo articolo.
Il dato è certo: l'80% degli incarichi di collaborazione vengono strappati al telefono. Un momento insidioso per il freelance, soprattutto se si tratta del primo contatto. Quasi sempre la conversazione si svolge in una atmosfera di forte tensione dove il caporedattore (o chi per lui) concedono pochi secondi per parlare. Ma si tratta di un'opportunitàà da sfruttare per bene.
Se avete notato, nella conversazione, al muro eretto dal caporedattore, la freelance ha delle trovate per farsi ascoltare. Innazitutto è bene informata: sa che il giornale aprirà un nuovo settore. Inoltre ha molta tenacia nel far arrivare il messaggio: ha in mano qualcosa di concreto. E qui abbiamo l'altro vero segreto per farsi pubblicare un articolo: occorre arrivare alla proposta con le idee chiare, avendo in mano una bella notizia, un'inchiesta, uno scoop.
Se crediamo dunque al dato che l'80% delle collaborazioni vengono strappate al telefono, occorre utilizzare tecniche precise per sfruttare l'occasione "sul filo delle parole".
PRIMA FASE: L'APPROCCIO
1) Arrivare alla telefonata con un'idea precisa: la notizia deve essere proposta tramite una scaletta (che potrà essere inviata successivamente); si può costruire un'idea di servizio dopo essere stati a una conferenza stampa; è buono aver fatto prima indagino o interviste per avere le idee chiare.
2) Nella telefonata avrete la vita difficile. Non demordere se chi sta dall'altra parte della cornetta non ne vuole sapere di ascoltarvi. Insistete nel farvi parlare. Esponete la vostra idea con calma incuriosendo il vostro intelocutore.
3) Arrivate alla conversazione sapendo tutto del giornale dove vorreste scrivere. Una buona conoscenza della situazione può farvi idea di eventuali punti deboli del giornale e che quindi richiedono un rinforze con collaboratori esterni.
SECONDA FASE: L'INIZIO DELLA COLLABORAZIONE
1) Essere collaboratori per un giornale significa fornire un servizio. Se la vostra passione è la scrittura e indulgete in testi aulici e copiosi, attenti alle indicazioni della redazione: seguite all'inizio tempi di consegna, rispettare la lunghezza dell'articolo richiesto, dare notizie che la redazione vuole siano inserite nell'articolo.
2) Fare quello che vuole la redazione all'inizio. Se un compito vi sembra sgradito, fate buon viso a cattivo gioco.
3) Siate originali: nonostante vi siano stati affidati incarichi precisi, proponete anche vostre proposte o idee, per arricchire quello che state facendo.
TERZA FASE: RAGGIUNGERE LA RETRIBUZIONE
1) Siccome fare i giornalisti freelance non è spesso un hobby ma un lavoro, puntate subito a diventare collaboratori retribuiti. Per fare questo occorre puntare su riviste, giornali, Tv o siti con alle spalle una società, un gruppo, un'azienda con solide basi.
2) All'inizio si possono accettare articoli di prova, notizie in visione, stage gratuiti, poi occorre fare il salto. Per essere retribuiti, occorre che un caporedattore o chi per lui vi accetti come collaboratore e fornisca il vostro nome all' "amministrazione" che povvederà a "scritturarvi", chiedendovi i dati per mandarvi i soldi. Come passare dalla fase "gratuita" a quella "remunerata"? Facendo capire alla redazione che siete un collaboratore indispensabile. Facile a dirsi difficile a farsi? Seguite quest'altro pezzo di conversazione telefonica tra la nostra freelance e il caporedattore.
"La tua proposta di intervista è interessante...ok la pubblichiamo, ci sentiamo per la prossima uscita del supplemento"
"No, aspetti, ho altre 2, 3 proposte"
"Ah, non era un qualcosa di estemporaneo"
"Guardi che sono molto interessata ai collegamenti di personaggi della musica con i problemi politici e sociali"
"Ah si?"
"Già, e vorrei proporle altro...."
"Senti, ti andrebbe di seguire il festival di Norberg?"
"Si, certo"
"Guarda che ci andresti come collaboratrice, anche se pagata"
"Non si preoccupi, le copro l'evento"
Il caporedattore si sente rassicurato e il gioco è fatto. Il primo articolo accettato (nel nostro caso esemplare un'intervista) apre la strada ad un'incarico maggiore. A quel punto la prova è passata e la nostra collaboratrice è "in barca".
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